“Crediamo nei giovani”
È iniziato così il discorso del Presidente di Riva Basket – Francesco Markesch – durante la conferenza stampa di presentazione della stagione 2018/19 ormai alle porte che si è tenuta lunedì 24 settembre. Il Comitato e tutta la società sono al lavoro già da qualche mese per affrontare nel miglior modo possibile quest’anno sportivo che segna per la società Riva Basket il traguardo dei 40 anni: un risultato importante che deve confermarsi in un ulteriore passo avanti nel campionato di Lega Nazionale A. Un importante tassello è sicuramente la riconferma di Valter Montini come allenatore che nel presentare le giovani ragazze, nuove e non, che compongono la prima squadra, dimostra tutta la sua determinazione nel voler raccogliere, in questa nuova stagione, ulteriori soddisfazioni e successi. Un campionato, quello che sta per iniziare, di cui faranno parte solo 7 squadre, in cui Riva Basket non avrà più la possibilità di affrontare un derby e in cui non ci sarà retrocessione. La conseguenza di queste novità rischia di essere un calo di entusiasmo e determinazione tra le ragazze, ma implica anche una maggior serenità nell’affrontare le sfide senza pesi difficili da sopportare per una squadra così giovane. “Non abbasseremo il livello di competizione – ha detto Montini – le ragazze giocheranno con impegno in un Campionato che sarà avvincente; il nostro obiettivo è fare il meglio possibile e continuare a crescere”
Confermato anche il sostegno delle Autorità con la presenza del Sindaco di Riva San Vitale Fausto Medici alla conferenza che ha ribadito la vicinanza della città e la soddisfazione per i successi della società Riva Basket. Tutto pronto quindi per iniziare questa nuova stagione!
Ufficio Stampa
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Nel bilancio della manifestazione vince la cultura enogastronomica e le polpette degli chef ticinesi.
Si è chiusa ieri sera la kermesse che, per 11 giorni, ha proposto oltre 100 eventi enogastronomici nella città e nel suo distretto. A vincere l’ambiziosa sfida di Lugano Città del Gusto è stata la sua valenza formativa e culturale. Successo di pubblico per la mostra “Il gusto di ieri, oggi e domani”, ospitata a Villa Ciani, che ha visto, tra i protagonisti, anche la Compagnia Finzi Pasca e la Facoltà di Scienze Informatiche dell’USI, dosando poesia, cultura, tecnologia e storia. L’esposizione è piaciuta così tanto agli organizzatori della prossima edizione dell’evento, prevista tra il 12 al 22 settembre 2019 a Montreux, che Jean-Baptiste Piemontesi, Municipale responsabile di cultura e turismo, ha espresso la volontà di replicare il prossimo anno l’esposizione nella città vodese.
Nello spirito originario del progetto della Città del Gusto c’era l’idea di far incontrare realtà territoriali diverse per settore e competenze, riuscendo a metterle in sinergia. Questo sogno è diventato realtà anche, e non solo, nel caso della mostra.
Buona anche la partecipazione del pubblico ai laboratori del gusto al Palazzo dei Congressi che, grazie ad un programma ricco di contenuti e spunti formativi, ha proposto conferenze, incontri, lezioni e workshop con produttori e professionisti ticinesi che hanno potuto raccontare ai partecipanti i segreti del settore, con una formula vincente a metà strada tra didattica e gusto. Alcuni appuntamenti hanno registrato il tutto esaurito nelle sale del Palazzo dei Congressi, come quelli a tema birra, pane, come anche l’incontro con Joan Roca, uno degli chef migliori al mondo, a Lugano per parlare di enogastronomia e turismo, un tema di grande attualità a livello internazionale.
Ottimi anche i risultati di pubblico del ciclo di conferenze della Fondazione CardioCentro Ticino, che è servito a fare chiarezza su molti aspetti dell’alimentazione sana. Gli incontri a cura di Slow Food Ticino e Bio Ticino hanno “colorato” la manifestazione presentando tanti prodotti rari e particolari. Insomma, i ticinesi amano il buon cibo: con gli oltre 100 eventi della kermesse e le tre location cittadine, sono state coinvolte circa 15.000 persone.
Lugano Città del Gusto è stata anche una “cartolina” di grande impatto, data l’importante esposizione mediatica avuta dall’evento, sia al nord delle Alpi che in Lombardia, per i tanti turisti che l’hanno visitata in questi giorni. “Raramente di una manifestazione si è parlato e letto così tanto in Ticino”, ha dichiarato il sindaco di Lugano Marco Borradori, “una presenza così capillare di tutti i media è dovuta senza dubbio al grande valore culturale della manifestazione. Gli organizzatori hanno portato avanti il progetto con interesse, passione ed entusiasmo, e altrettanto ha fatto la Città, che è soddisfatta del buon risultato. Siamo felici di aver dato il là a qualcosa di nuovo, Lugano Città del Gusto ha tracciato una nuova via.”
Tempo di bilanci, ma anche occasione per guardare già al futuro, visto che nonostante il passaggio del testimone a Montreux, Lugano resterà Città del Gusto, con nuovi progetti per il 2019. “Dobbiamo ringraziare in primis la Città di Lugano che ci ha supportato e sostenuto fin dall’inizio del progetto”, dichiara Dany Stauffacher, presidente del Comitato organizzativo di Lugano Città del Gusto, “bisogna inoltre ricordare il grande contributo delle aziende private che hanno creduto nel progetto finanziandolo per l’80%. Senza di loro, un programma così ambizioso e di qualità non sarebbe stato possibile. Ora si guarda già avanti: la rete che siamo riusciti a costruire non andrà persa, e da parte nostra cercheremo di concentrarci sui temi che sono stati trainanti in questa edizione.”
Innegabile resta la soddisfazione per aver realizzato, anche se per soli pochi giorni, uno spazio di grande valore estetico e non solo. Infatti, il Padiglione Conza, progettato nel suo innovativo allestimento dagli studenti dell’Atelier Canevascini dell’Accademia di Architettura USI, ha permesso ai visitatori di concedersi un’esperienza culinaria in una delle più grandi e artistiche sale da pranzo della città.
Infine, ciliegina sulla torta della manifestazione è stato il grandissimo successo della rassegna “Polpet-ti amo!”, che ha coinvolto 45 ristoranti di Lugano e del suo distretto. Nelle più rosee aspettative di Lugano Città del Gusto, c’era il desiderio di poter contribuire, nel suo piccolo, al rilancio della piazza gastronomica locale. E, in effetti, la polpetta ha fatto centro nei cuori gourmet dei luganesi. Questo piatto popolare e rivisitato da ogni chef con estro personale, ha raggiunto numeri record: sono state servite quasi 10.000 porzioni di polpette da quando è iniziata “Polpet-ti amo!”, a dimostrazione che l’offerta è decisamente piaciuta al pubblico. Guido Sassi, noto ristoratore della piazza luganese, ha dichiarato: “E’ stata un’idea vincente, quella della polpetta, e ha creato un indotto non trascurabile: sono contento che una manifestazione come Lugano Città del Gusto abbia saputo coinvolgere anche la categoria dei ristoratori in modo attivo”. E se il caldo della coda estiva ha tenuto un po’ lontani i visitatori dal Villaggio del Gusto al Centro Esposizioni, ha favorito i ristoranti del distretto, molti dei quali continueranno a proporre polpette nei loro menu, dato il grande riscontro di pubblico.
Ad Avegno finale pirotecnico nel segno dell’astro nascente Sari Schorr.
Da sempre Avegno chiude il Vallemaggia Magic Blues nel segno della buona musica e del divertimento. Quasi una necessità dopo le prime quattro settimane impegnative, con musicisti di gran pregio esibitisi un po’ in tutte le piazze.
L’ultima serata, venerdì 3 agosto, purtroppo è coincisa con l’unico nubifragio scaricatosi nelle cinque settimane di concerti. Un vero peccato. Per motivi di sicurezza il secondo set, quello di Slick Steve & the Gangsters, è stato annullato. Hanno fatto in tempo ad esibirsi per quasi 50 minuti, malgrado la pioggia abbia iniziato a cadere già dalle 21.15, i Bigtown Bandits, gruppo della Motor City di Stoccarda, band che ha divertito il pubblico, presente in buon numero, malgrado le avvisaglie dell’imminente acquazzone, con il proprio brillante mix di Rythm’n’blues, Rock’n’Roll e Rockabilly, in perfetto stile fifties.
La serata di giovedì rimarrà nella memoria di molti per la brillante esibizione della grintosa Sari Schorr, che ha mantenuto le promesse della vigilia e pare ormai pronta a spiccare il salto che la dovrebbe proiettare nell’olimpo del Soul-rock. Reduce dal successo dell’album d’esordio “A force of nature” e supportata da una compatta band di musicisti anglo-americani (malgrado l’assenza del chitarrista Innes Sibun), già dal brano di apertura “Revolution” la Schorr ricorda sia musicalmente che nel timbro della voce il grande Paul Rodgers (Free, Bad Company). Puntuale è arrivata la conferma direttamente da lei che ha proprio citato la Bad Company quale uno dei gruppi preferiti e intonato una splendida versione di “Ready for love” (uno dei momenti più intensi dell’esibizione, assieme alla splendida cover di “Rock’n’roll” dei Led Zeppelin). Altri brani che hanno lasciato il segno: “Oklahoma” e la cover di Leadbelly “Black Betty”. Il gruppo inoltre ha presentato diversi brani che faranno parte del prossimo cd e le premesse sono positive. Anche a livello di scrittura la cantante di Brooklyn si sta “assestando”, privilegiando il genere che più la esalta come vocalist: il Soul-Blues fortemente speziato di rock.
Le The Claudettes, gruppo di Chicago piano blues, hanno aperto la serata con il loro potente mix di Rock’n’roll, Boogie woogie e Rockabilly. Il gruppo dell’istrionico tastierista Johnny Iguana risulta trascinante, ma manca un vero frontman (alias frontwoman), ruolo che la cantante Berit Uhlset non riesce a colmare. Non per niente il momento migliore del concerto è stata la parte centrale, senza la vocalist sul palco. Non sempre azzeccata la scelta delle (poche) cover. Era meglio lasciar perdere “Us and them” dei Pink Floyd, non solo mistcast, ma resa senza la magia dei Floyd il brano diventa insignificante. Con il nubifragio di Avegno si è chiusa l’edizione 2018 del Vallemaggia Magic Blues. Torneremo presto con un’analisi dettagliata delle nove serate. Per ora possiamo sottolineare l’alta qualità delle varie proposte con (quasi) tutti i big a confermare il loro status. Punte di eccellenza sicuramente il concerto della Blues Caravan (imperiale Mike Zito), di Albert Lee, di Sari Schorr e Larry Garner. Un po’ sotto le attese Joanne Shaw Taylor e Danny Handley. Tra le belle sorprese i SuperDownHome, la Jeff Jensen Band e la riuscita prima dell’European Blues Night. Adesso tocca al Producing team muoversi per almeno bissare nel 2019 il successo musicale di questa edizione!.
Giancarlo De Bernardi